Come probabilmente ti sarai accorto, a causa del persistere in questo periodo di situazioni geopolitiche di instabilità, la volatilità sui mercati azionari è sempre più forte. Ma cosa significa realmente il termine “volatilità del mercato”?Parto col dire che l’andamento dei mercati finanziari è incerto per definizione. La stessa analisi tecnica per il trading non può essere considerata una scienza in quanto, al verificarsi delle medesime condizioni, i risultati ottenuti possono essere ogni volta differenti. Quindi le indicazioni che dà sono incerte, ovvero possono essere utilizzate per la gestione delle posizioni ma non per prevedere il futuro: il mercato può scendere, salire o restare stabile, quindi è necessario utilizzare strategie che mi proteggano contemporaneamente da ognuna di queste tre possibilità, perché non posso avere alcuna certezza matematica sulla direzione che prenderà.
Tuttavia, ed è questo un importante appiglio che ci fornisce l’analisi tecnica, l’incertezza si può misurare. Matematicamente. E questo metro di misura è la volatilità. La volatilità dà un indizio importante sul movimento di un prezzo di uno strumento finanziario (si parla di volatilità di un titolo, volatilità di azioni, obbligazioni, derivati o altro, ma anche di volatilità di un fondo o di volatilità dei mercati), in particolare se attraversa una fase più turbolenta del normale oppure no, e in che direzione questa turbolenza potrebbe svilupparsi. Detto questo, c’è un modo per trarre vantaggio dalla volatilità dei mercati? NO, ce ne sono due.
Come agire quando c’è volatilità dei mercati azionari
Il primo modo è quello di considerare la volatilità come la frequenza di un’onda: maggiore sarà, tanto più il titolo si muoverà rapidamente tra i suoi picchi, offrendo numerosi spunti per l’operatività.
Il secondo modo attraverso cui la volatilità viene in aiuto del trader (pur rappresentando anche un rischio da conoscere e da gestire) è quello dell’indicazione di tendenza. Una volatilità del titolo in aumento, può indicare un crescente interesse del mercato verso quel titolo e quindi potrebbe essere statisticamente un segnale rialzista; viceversa, lo scemare della volatilità potrebbe dare indicazioni di un allentamento dell’interesse e, quindi, di un’imminente discesa.
Il riassunto generale di questa spiegazione è che comunque, a prescindere dal significato del termine “volatilità dei mercati”, in qualunque condizione di mercato ci si trovi, non bisogna mai farsi prendere dal panico o viceversa dalla troppa euforia, perché è proprio nel momento in cui le emozioni riescono ad avere la meglio nella mente e nel corpo di un investitore, che la “doccia gelata” spunta da dietro l’angolo, senza preavviso, e ci porta inevitabilmente a commettere errori che possono talvolta costare caro ai nostri investimenti e quindi di riflesso, al nostro portafoglio.